Un Maestro, un Amico

a cura di

Michele Melegari Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

Risalgono a circa 25 anni fa i miei rapporti professionali e personali con il "Professore", come per antonomasia Augusto Rinaldi Ceroni veniva chiamato non solo nella Sua Valle del Senio, ma anche in tutta la Romagna e in Italia quando l'argomento riguardava
le piante officinali.
Le prime occasioni di incontro e conoscenza hanno coinciso, per mia fortuna, con momenti significativi per lo sviluppo del settore erboristico, di cui il "Professore" è stato indubbiamente uno dei principali fautori: mi riferisco all'inaugurazione ufficiale da parte dell'Azienda Regionale delle Foreste (Regione Emilia?Romagna) del Giardino officinale di Casola Valsenio, che il Prof. aveva creato e ampliato nei decenni precedenti, per poi passarlo all'Ente Regionale; e alle prime Convenzioni stipulate fra il nostro "Gruppo di ricerca" operante presso l'Ateneo modenese, e l'A.R.E, per lo studio delle piante aromatiche del Giardino, di cui il Prof. ovviamente era rimasto Direttore scientifico, oltre che animatore infaticabile.
La personalità esplosiva e l'entusiasmo del Prof. ci hanno presto contagiato, favorendo rapporti costanti e proficui, con il comune intento di caratterizzare e valorizzare le Sue piante officinali (alcune Sue nel vero senso della parola: chi non ha sentito parlare della cv. R.C. di lavandula hybrida?), e di realizzare iniziative di divulgazione e di formazione professionale nel settore erboristico. Fra i momenti salienti di questi nostri rapporti, ricordo le annuali "Giornate di studio", da me coordinate nell'ambito delle manifestazioni "Herbora", dal 1987 al 1993, sotto la spinta e con la partecipazione diretta del Prof., e con il sostegno dell'Ente Fiere di Verona; i Suoi interventi tenuti a Modena in diverse sedi, fra cui le Serate di aggiornamento presso 1'ordine dei Farmacisti, e il Corso di Erboristeria, promosso dalla Regione e attuato dalla nostra Facoltà di Farmacia nell'a.a. 1985-86.
Un'altra importante occasione di collaborazione con il Prof è stata la nascita e la crescita della "Società di Area fra i Comuni di Brisighella, Casola Valsenio e Riolo Terme", alla quale la Regione ha di recente trasferito la gestione del "Giardino delle Erbe di Casola Valsenio"; tale struttura ha così ricevuto nuovo impulso e sviluppo, e rappresenta ora il vero e proprio fiore all'occhiello
della "Sociatà di Area", come il Prof. ha sempre desiderato e caldeggiato.
Fra le ultime apparizioni ufficiali, mi piace ricordare la Sua significativa presenza all'incontro "il Giardino delle Erbe di Casola Valsenio e il nuovo D.U. in Tecniche Erboristiche", promosso dalla Sociela di Area e tenutosi il 24 maggio del 1997 proprio nella nuova Sala riunioni del Giardino, con la partecipazione, fra gli altri, del Magnifico Rettore dell'Ateneo modenese, di vari Presidi di Facoltà, docenti, ricercatori, studenti e operatori, provenienti da ogni parte d'Italia; la soddisfazione del Prof., unita ad una malcelata commozione, per questo ulteriore riconoscimento da parte del mondo accademico nei confronti della Sua "creatura prediletta", il Giardino, non sono certo passate inosservate!
Le citazioni e i ricordi sarebbero innumerevoli, tutti importanti, e speriamo trovino presto un biografo in grado di scrivere un "libro bianco" sul Prof.! Desidero solo qui rimarcare, da ultimo, la Sua umana simpatia che ha sempre caratterizzato i nostri incontri
(anche conviviali!), durante i quali non mancava mai di estrarre dal fascicolo che sempre teneva con sé innumerevoli foglietti,
appunti, articoletti, fotocopie, pro?memoria vari etc. etc., per ricordarci e raccomandarci la necessità e l'importanza di studiare la tal pianta officinale, ma pure la tal'altra, e l'altra ancora. Poi (degno finale di ogni pranzo di lavoro!), ecco che compariva immancabilmente dalla Sua capace cartella il mitico "Nocino del Prof.", che concludeva nel modo migliore l'incontro, stemperando i toni talora accesi delle discussioni avviate sui problemi dell'erboristeria.
Ma del resto (continuava il Prof), Juglans regia è pure una importante specie officinale! e che ruolo hanno gli altri ingredienti vegetali che il Prof. inseriva (forse...) nella Sua personale ricetta del Nocino? Per esempio, il coriandolo ?!? A proposito (insisteva ancora), varrebbe la pena che gli "Universitari" approfondissero le conoscenze scientifiche anche sulle "piante dell'amore"! E la discussione riprendeva con nuove idee e proposte ....
Al di là dei grandi e indiscussi meriti scientifici e culturali del Maestro, è pure bello ricordare e salutare cosi l'Amico.

Erboristeria Domani Gennaio 2000